Quando i due virus circoleranno insieme ci sarà un tiro alla fune o un meccanismo virus scaccia virus? Ed entro fine anno sono in arrivo anche nuovi vaccini.
Questa stagione invernale è un banco di prova per il Ssn che con il ritorno del virus influenzale ai livelli pre-Covid, come mostrano i dati australiani, dovrà fronteggiare contemporaneamente influenza e Covid. In un contesto che ha da un lato l’allentamento delle misure messe in atto per mitigare la pandemia di Covid-19 e dall’altra una bassa percentuale di popolazione vaccinata contro l’influenza (a cui si aggiunge il fatto che negli ultimi due anni c’è stata poca infezione naturale da influenza).
Di conseguenza, l’immunità di gregge contro i virus oggi in circolazione è probabilmente inferiore rispetto agli anni precedenti. Senza contare l’intera coorte di bambini sotto i 2 anni che non sono mai stati esposti all’influenza. A tutto questo si somma la stanchezza e l’esitazione alla vaccinazione in generale. E se le previsioni sulle mutazioni del coronavirus sono un azzardo, quest’inverno entriamo in un territorio inesplorato perchè non sappiamo come sarà il mix Covid-influenza.
Sarà interessante vedere cosa faranno i due virus quando circoleranno nello stesso momento e se uno influenzerà l’altro. Ci sarà un tiro alla fune tra i due? Oppure si innescherà una sorta di “interferenza virale”, con un meccanismo “virus scaccia virus”, come ha dimostrato uno studio in via di pubblicazione condotto all’Università del Kent da Martin Michaelis, in cui cellule bronchiali umane in provetta infettate dalla variante Omicron sono diventate “resistenti” all’infezione da virus influenzale H1N1.